Intervista a Hend Ahmed *
Cucina tradizionale
come cucina povera e contadina
Sì,
la cucina egiziana della mia zona di provenienza è una cucina
povera. Si fa un largo uso di legumi – soprattutto fave – e
verdure. Le verdure più usate sono la bamia
(che è una verdura a foglie) e la mulukia,
che è simile ai peperoni. Entrambe non esistono in Italia. Il piatto
tipico dell'Egitto è comunque il riso.
Si mangia quasi tutti i giorni, con le verdure (per esempio spinaci)
oppure con la carne. Ma la carne non si mangia spesso. Il vitello
ad esempio si mangia solo durante la festa dell'Aid perché è molto
costoso, dunque durante i giorni normali si mangia il pollo
o il manzo. Oltre al riso si mangia anche una gran quantità di pane
e patate, dunque la cucina egiziana tradizionale è ricca di
farinacei, quindi di carboidrati.
Ripartizione dei pasti
durante la giornata / Differenze con l'Italia
Ho
trovato molte differenze con la cucina italiana, anche perché come ti
ho detto molte cose qui non ci sono, per esempio verdure come la
bamia e la mulukia. Ma una prima differenza è proprio al
ripartizione dei pasti durante al giornata. In Egitto quando ti alzi
bevi il te, poi verso le 10 mangi qualcosa ad esempio delle fave,
lesse o fatte a polpettine. Alle 13 in Italia si fa il pranzo invece
in Egitto si mangia poco, qualcosa così, un po' di pane o un'altra
piccola cosa. Il pranzo vero è infatti alle 16. Si mangia in genere
un piatto unico, il piatto tipico è riso con le verdure. Per fare il riso si usa un burro speciale, fatto con il latte di mucca. Oppure
insalata con sottaceti, soprattutto zucchine e melanzane, queste si
chiamano bapagunnut.
Cambiamenti nelle
abitudini alimentari con il processo migratorio
Per
me è cambiato molto, perché alcuni ingredienti non li trovi (come
la bamia,
oppure alcune spezie)
e allora non puoi più fare le stesse ricette. Per esempio nella
cucina egiziana si usa il cumino, ma anche il sciabat
che è una specie di prezzemolo ma più profumato e poi la cusbara.
Tante cose poi vengono diverse, come per esempio il mashi
(cioè cavolfiore lesso con riso, pomodoro e macinato) ce ha un
sapore diverso da quando lo mangiavo in Egitto durante la mia
infanzia.
Cibi delle feste
Festa dell'AID:
La festa più importante è la festa dell'Aid e il cibo di questa
festa è la grigliata di
agnello. E' molto
importante prima di cuocere questa carne lasciarla a marinare con le
spezie dal mattino fino al pomeriggio quando al carne si mette a
cuocere. Durante le feste ci sono anche dei dolci che durante i
giorni normali si mangiano poco (anche i bambini non mangiano tanti
dolci, per merenda in Egitto si usa il panino con felefel).
Il dolce della festa dell'Aid è il caach
(biscotti con datteri).
Matrimoni:
Non c'è un dolce particolare. Si mangiano tanti dolci, ma nessuno è
tipico del matrimonio. Il matrimonio in Egitto non prevede un pranzo,
come in Italia, ma una cena, si mangia prima la carne (con pollo e
verdura) oppure il pesce (sempre con il riso). Oggi i matrimoni sono
molto cambiati, sono diventati più occidentali. Per esempio ci sono
i confetti. Prima era diverso, i matrimoni si festeggiavano per
strada.
Festa
nascita del profeta (inizi gennaio):
i dolci tipici sono il riso al latte (roseblam) e la mallamea, che è
molto simile alla panna cotta.
Festa
del profeta (nel
periodo della Pasqua ebraica): si mangia l'asciura, torta di riso
cotto nel latte (tipo la pastiera napoletana?)
Nascita:
non ci sono cibi particolari legati alla nascita. Si fanno solo dei
sacchetti con dentro caramelle, pop-corn, noccioline
Compleanni:
in
Egitto tradizionalmente non si festeggia, oggi lo festeggiano solo i
ricchi. Io ho festeggiato il mio primo compleanno con la torta in
Italia, a 18 anni. Invece ai miei figli faccio sempre la torta di
compleanno ed anche un regalo.
Funerali:
non ci sono abitudini particolari, si beve solo caffè senza
zucchero. Quando muore qualcuno i vicini ti portano da mangiare.
* Dell'associazione Annassim. L'intervista è stata realizzata presso il Centro Interculturale Zonarelli il 25 febbraio 2012 da Vincenza
Perilli. Zona origine
intervistata : Egitto (Il Cairo)
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