"Saperi, sapori, culture": un blog su cibo, culture e migrazioni nato nell'ambito del progetto "Con i miei occhi, con le mie mani, con le mie parole"

venerdì 9 dicembre 2011

La storia presa per la gola

La storia presa per la gola*

"... Rappresenta un insostituibile dono per i trapanesi e per tutti i siciliani la recente fatica del prof. Antonino Tobia, letterato e scrittore fra i più noti ed apprezzati per la chiarezza, la perfezione e l’efficacia espressiva dello stile, ma anche per la straordinaria ricchezza dei contenuti. Il volume di 232 pagine presentato nei giorni scorsi assieme al celebre gourmet Peppe Giuffrè, che lo ha dato alle stampe per i tipi del suo gruppo editoriale, è intitolato La storia presa per la gola. La Sicilia tra mito, storia e gastronomia ed ha avuto il patrocinio della Banca Mediolanum. L’interesse e l’attualità dell’opera, che coniuga in perfetta e colorita sintesi la storia e la gastronomia trapanese e siciliana, sono testimoniati dall’indice dei singoli capitoli (La fase arcaica; Un popolo di incerta origine indoeuropea: i Sicani; Il mistero degli Elimi; I Fenici; La diffusione della cultura gastronomica: Archestrato di Gela; Il mondo greco: il rito del simposio; La fine della potenza cartaginese: la battaglia delle Egadi; I Romani a tavola; La calata dei barbari e il dominio bizantino; Il ruolo della Chiesa e la cucina dei conventi; La dominazione araba; Arrivano i Normanni: cenni storici; La dominazione sveva: cenni storici; Il periodo angioino: cenni storici; Dagli Angioini agli Aragonesi: cenni storici; Il ’700 e l’arrivo dei monsù; Gli Inglesi in Sicilia e la fine del regno dei Borboni; La Sicilia nel regno d’Italia; Come eravamo; Trapani e la sua gastronomia nel terzo millennio; Il focolare domestico e i nuovi mutamenti sociali; Piatti ... di versi (pasta con aglio, falso magro, la cuoca ed il cuscus, ragù di tonno, spaghetti alla bottarga); Il mito di Enea da Virgilio a Dante; Le gare sportive nel V libro dell’Eneide; Bibliografia essenziale; Indice gastronomico) ... "

Sono nata e cresciuta a Trapani: i primi frutti, i primi odori, i primi sapori li ho sentiti in quell’isola a forma di triangolo in mezzo al Mar Mediterraneo. Sensazioni legate a momenti di grande intensità emozionale che hanno determinato il mio senso di appartenenza, il mio legame con quella terra anche dopo decenni di mia emigrazione a Bologna. Ecco perché la scoperta del testo del prof. Tobia è stata una gran gioia. E non solo sul piano culturale. E’ stato come avere, di colpo, rivissuto la mia infanzia, risentire la tenerezza della cucina materna. Il contatto con il prof. Tobia mi ha fatto scoprire un grande umanista, uno storico sincero, un ricercatore appassionato. La sua disponibilità culturale e umana ci stanno aiutando nel progetto che portiamo avanti rispondendo alle nostre domande e autorizzandoci a riprendere parte del suo testo (Lella Vultaggio DM - Annassim).

Lettera inviata dal prof. Antonino Tobia
Gentilissima concittadina,
apprezzo il lavoro che la sua associazione sta svolgendo sul piano culturale e sociale. Può utilizzare la parte del mio libro che riguarda la presenza degli Arabi in Sicilia e le confermo la mia disponibilità a rispondere alle sue eventuali domande, nell'ambito delle mie competenze. La informo che sono il presidente della Libera Università Tito Marrone di Trapani, che con alcuni amici ho creato cinque anni fa. Svolgiamo un programma accademico con due conferenze settimanali a partire dal mese di ottobre fino a giugno. Per saperne di più, può andare al sito: 
Venendo alle sue domande:

D. Secondo lei  nella nostra società  è presente, oggi, un fenomeno di multiculturalità o di interculturalità ?


La multiculturalità fa parte del fenomeno stesso della globalizzazione. Il problema da affrontare, a mio avviso, è il superamento graduale della multiculturalità verso l'interculturalità. La multicultura è un dato di fatto che registra i gruppi etnici presenti in un determinato luogo, mentre l'intercultura presuppone il processo d'integrazione degli stessi, che nasce dal confronto e dall'arricchimento reciproco.
D. E il cibo?

Risponde ad un'esigenza primaria, che vuol dire diritto alla vita. Ma il cibo è anche cultura. Esso è l'elemento identitario che un gruppo etnico porta con sé, insieme con la religione, la lingua, le tradizioni. In Sicilia, in particolare, ogni festa o ricorrenza religiosa sono espresse da un diverso approccio al cibo, che anticamente segnava anche il passaggio da una stagione all'altra.     
Cordialità, Antonino Tobia

Il testo integrale è pubblicato su www.trapaninostra.it

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